Attraverso gli occhi della protagonista Elda, questo romanzo immagina un gruppo di personaggi che si muovono in settant'anni di storia siciliana, dal dopoguerra alla fine del millennio: un'aristocrazia del pensiero opposta alla pavida aristocrazia del latifondo, che si è formata nell'angusto panorama fascista ed è diventata adulta durante il conflitto mondiale. Piccoli eroi invisibili che hanno combattuto con le armi della parola e delle idee in un dialogo via via più disincantato con il Partito Comunista, costituendo quella sinistra che non accetta compromessi, vigila, lotta, perde, si rimette continuamente in discussione; nonostante i morti, le stragi, le minacce e l'isolamento.