Questo agile testo nasce dalla convergenza di due percorsi di insegnamento della psicopatologia psicoanalitica. Il primo è coinciso con un corso di "Psicodinamica del disagio psichico" tenutosi nelle condizioni di eccezionalità determinate dall'emergenza sanitaria. Il progetto originario del corso è stato fortemente trasformato dalla presenza di un gruppo di studenti; la trascrizione dei loro interventi è diventata occasione per una rielaborazione collettiva di alcune nozioni introduttive alla storia della psicopatologia e alla nascita di una psicopatologia più propriamente psicoanalitica. Il risultato di questa collaborazione è raccolto nei capitoli della I parte del volume. Nella II parte trova spazio la testimonianza di un'altra esperienza di insegnamento. In queste pagine è infatti presentato un ciclo di lezioni tenuto anni addietro da Alain Ferrant. Prendendo le mosse dalla presentazione di tesi classiche della psicopatologia psicoanalitica, con uno stile che pone al servizio delle esigenze del destinatario una lunga pratica espositiva, Ferrant delinea un modello di inquadramento a partire da ciò che la clinica psicoanalitica ha appreso dal trattamento degli "stati-limite".