L'"Elogio della follia", breve e fulminante trattato dedicato a Tommaso Moro (1509), è il capolavoro di Erasmo. In sapiente equilibrio tra fantasia e satira, esortazione e ironico doppio senso, l'opera, per bocca della Follia, celebra la gioventù, l'ebbrezza, il piacere, criticando la vacuità e il malcostume dei potenti e degli ecclesiastici. La «follia» di Erasmo non è però quella bacchica del furore e della perdita di sé; piuttosto è l'affermazione dei valori umanistici di tolleranza e buon senso, l'essenza stessa di ciò che di prezioso e imprevedibile c'è nell'uomo, a partire dalla disarmante adesione alla semplicità del dettato evangelico. Attraverso la sua opera più discussa e amata, corredata da una scelta di altri scritti, prende forma il ritratto spirituale dell'umanista che comprese le contraddizioni del suo tempo in maniera più lucida dei riformatori suoi contemporanei. Roberto Giannetti è nato e vive a Firenze. Dopo aver approfondito i rapporti tra psicologia e neoidealismo, si è dedicato allo studio dell'umanesimo nordico.