Caterina, una giovane monaca d'estrazione aristocratica, viene eletta badessa del convento femminile con gran giubilo della popolazione che vede in lei la guida morale e spirituale della comunità. Caterina ha tuttavia un carattere ribelle, poco incline ad accettare le convenzioni sociali. Questa sua caparbietà le procura non poche difficoltà ogni qual volta viene in contatto con i suoi consimili. Uno di questi, un certo Eberardo di Reischach, un uomo d'armi, un mercenario arrogante, poco sensibile alle esigenze femminili, intrattiene con lei un rapporto di convenienza. L'unico che prova per lei dei sentimenti genuini è Enrico, un giovane cappellano, che però a causa del suo stato clericale non può sposarla. Improvvisamente si fa un gran parlare, in città, di una sostanza alchemica miracolosa, l'olio dolce di vetriolo, che se assunta anche in piccole dosi è in grado di narcotizzare un cavallo.