«Un'inchiesta di straordinaria efficacia che offre uno sguardo inedito, e drammatico, sul gioco degli interessi politici e dei meccanismi decisionali nell'Italia di oggi». Alessandro Barbero
Nel Mezzogiorno arrivano troppi soldi, che alimentano sprechi e inefficienze. Dipendenti pubblici in eccesso e scarsa voglia di lavorare, maggiore evasione fiscale e minor costo della vita: di fatto il Sud vive sulle spalle del Nord. Convinzioni diffuse anche fra molti meridionali, ma false, fake. Bufale vecchie e nuove che in questo libro Marco Esposito smaschera una per una grazie a un impressionante repertorio di dati, storie e documenti.
Ci sono due Fake Sud: quello infido, sprecone e fannullone accusato di ricevere (mai visti) fiumi di sussidi e di rallentare le aree più produttive del Paese, e quello di chi - per reazione - alimenta un orgoglio inconcludente e vittimistico e si inventa una terra di impareggiabile ricchezza derubata dopo la feroce invasione piemontese del 1861. Ma poi c'è anche il Sud reale, in cui dilagano disoccupazione ed emigrazione, la sanità è sempre a corto di personale, i comuni non hanno soldi per i servizi, i fondi europei sono usati per compensare i tagli ai finanziamenti ordinari e l'alta velocità ferroviaria si è (letteralmente) fermata a Eboli. Perché i pregiudizi non sono innocenti, sono serviti a giustificare scelte politiche devastanti per il Mezzogiorno.
Ci sono due Italie che si accusano a vicenda mentre tutti affondiamo: è successo anche durante la pandemia di Covid-19. Fake Sud è un appello a far valere i fatti, e i fatti certificano che siamo diventati un Paese sempre più stagnante e diseguale. Ma negare il treno a Catanzaro, l'asilo nido a un bimbo di Altamura, le cure vicino a casa a un malato casertano non è un danno che si fa alla Calabria, alla Puglia o alla Campania. È una menomazione del sistema Italia, che annaspa anche per questo. E stavolta non è una fake news.