Questo libro, basato sugli insegnamenti della tradizione buddhista tibetana, si fonda sulla possibilità di coltivare una consapevolezza personale e dinamica della morte, esperienza che tutti hanno di fronte, senza via d'uscita o possibilità di fuga. Un viaggio lungo un percorso che inizia con la nascita e si conclude col trapasso, un percorso di cui ciascuno deve scoprire il senso. Entrare in rapporto con la propria vulnerabilità implica la disponibilità ad affrontare il dolore della vita, ma se si cerca di sfuggirgli non si fa altro che inasprirlo a lungo termine. In forme sottili o palesi, tutti vivono continuamente la realtà della morte. Tutto ciò che si sperimenta nasce, si manifesta per un certo periodo e poi si dissolve, che sia impalpabile come il respiro o il pensiero, oppure drammaticamente evidente come un licenziamento, un divorzio o il decesso. Osservare e stare in contatto con tale sorgere e dileguarsi dell'esperienza insegna a essere pienamente vivi, perché presenti a ciò che accade. Questo volume include brevi esercizi e istruzioni meditative e spiega come impiegare tali pratiche contemplative nella vita quotidiana. L'ultima parte si rivolge in particolare a infermieri, professionisti del settore sanitario o volontari che mirino ad affinare la propria capacità di recare aiuto ai malati e ai morenti.