Cresciuta in solitudine sono stata tormentata dalle incertezze, le quali - come fantasmi - hanno attentato alla mia vita portandomi davanti a un precipizio. Lì ho imparato l'arte del volo. Manuela, trentaquattro anni e una diagnosi di sclerosi multipla alle spalle, sta per prendere servizio come insegnante di ruolo. L'acuirsi dei sintomi della malattia proprio in quel momento le impedisce di firmare e le rende impossibile una vita normale. Abituata a lottare contro le difficili prove che la vita le ha riservato, Manuela non è sorpresa né impreparata. Il dolore più grande e inaspettato le viene però inferto dal compagno, Mattia, che pur dichiarandole il suo amore, non riesce a gestire la salute precaria della donna. È Sara, l'amica fidata, a costituire il porto sicuro dove approdare nei momenti di sconforto, la fonte da cui Manuela ricava la forza necessaria per sottrarsi a poco a poco dall'ombra che l'avvolge e iniziare a godersi la vita.