Da sempre in Siberia i destini dei grandi imperi si sono intrecciati a quelli degli uomini, componendo un unico tessuto narrativo alla base di molte leggende. Ma la Siberia, nei racconti dei vecchi, è soprattutto un luogo mitico: terra di liberi cacciatori, allevatori e nomadi, fuorilegge e briganti, anarchici per eccellenza, che ripudiano qualsiasi forma di potere che tenda a incatenare l'uomo. Dalle fiabe di Nicolai Lilin emerge un mondo tutto al contrario, dove i concetti di bene e male perdono le loro connotazioni abituali per acquistarne di nuove. Dove un vecchio lupo può insegnare agli uomini il senso del concetto di dignità. Dove l'icona di una Madonna siberiana può animarsi e tirare fuori due pistole per uccidere gli oppressori. Dove i gatti sono gli unici esseri viventi in grado di riconoscere il demonio. Il potere è un sistema corrotto che impone leggi vessatorie. Ricchi mercanti e i loro eserciti privati, emissari dello zar, nobili con vizi inimmaginabili si scontrano con le persone semplici che vivono in armonia con la natura, lottando contro la prepotenza dei tiranni. Sullo sfondo di questa variopinta processione umana si stende un luogo immenso, sconfinato e selvaggio, che lascia nelle anime un segno profondo, indelebile come un tatuaggio, o una ferita.
Una lettura breve ma ricca di significato! Qui l'autore ci propone quei valori eterni che noi tutti conosciamo ma che forse troppo spesso vengono dimenticati. Queste storie sono ambientate negli sconfinati spazi della taiga siberiana, dove ciascun essere vivente, dagli animali alle piante, è pervaso dallo spirito delle divinità protettrici, responsabili della creazione di questo mondo.
I protagonisti sono giovani e fanciulle scaltri e coraggiosi che trovano la forza di ribellarsi alla prepotenza, ma anche spietati zar, uomini potenti e avari, tiranni che si credono invincibili finché non vengono sconfitti ad una partita di scacchi o ingannati dal più abile ladro di tutta la Siberia. Ma non solo! Vi sono anche vecchi lupi che insegnano cosa sia la dignità; leoni di Siberia che raccontano la causa della loro estinzione; la regina delle betulle in grado di realizzare qualsiasi desiderio; la figlia della Luna che la gente, alzando gli occhi al cielo, saluta e ringrazia per la sua bontà e gentilezza.
Ho molto apprezzato lo stile rapido ma preciso e la classica morale alla fine del racconto, quando l'ordine viene restaurato e torna a regnare l'armonia, dopo che è stata fatta giustizia e la Madonna armata di due pistole divenne il simbolo dei criminali onesti, protettrice di tutti coloro che lottano contro le ingiustizie. #lamiarecensione -
virginia2302 - 29/03/2017 11:40