L'agave sboccia una sola volta nella vita, alcune volte dopo 100 anni. I suoi fiori sono i fiori più grandi del mondo, alti anche 9 metri. In queste pagine si racconta una Scampia che non fa notizia, l'umanità di un posto divenuto marchio. Si raccontano i Fiori d'Agave sopravvissuti all'ultima guerra di camorra. Racconti che hanno come protagonisti gli invisibili, le storie di quelli che non finiranno mai in prima pagina. Ragazzi, mamme, detenuti, tossici, bambini, spacciatori, maestri, la resilienza di un quartiere che prova ad uscire fuori a testa alta, con dignità. Vite raccontate senza giudizio, sogni e bisogni narrati da un altro punto di vista, dall'interno, senza l'obbligo di fare audience. Provare a mettersi nei panni degli altri, anche se alcune volte, gli altri, a primo impatto, sono i nostri nemici. Questo libro è un parricidio, è la sfida che i giovani lanciano ai padri, la voglia di fare un'altra vita, di non emigrare, di fottersene della frase "tale albero, tale frutto".