Nuova povertà, crisi del sistema economico e degenerazione relazionale descritte nel racconto di una vicenda individuale in cui ogni elemento narrativo costituisce un impulso allegorico messo al servizio dell'interpretazione del lettore.
Un romanzo, spesso ruvido nel linguaggio, che offre al lettore alcune chiavi di riflessione sul mondo contemporaneo e non rinuncia alle visioni romantiche proprie di chi non vuole arrendersi all'ineluttabilità del male.
I sentimenti del protagonista si intrecciano con le metafore sociali e la sovrapposizione tra presente e precognizioni sul futuro fanno parte di un processo multidimensionale in cui il racconto oscilla tra stati d'animo personali e critica politica.
I nomi dei personaggi provengono da lingue diverse e quindi da contesti lontani e in questo modo l'autore ha voluto esprimere un concetto di universalità nei destini delle masse.
Il romanzo, 20 anni dopo la prima pubblicazione, si muove su un panorama che paradossalmente appare collocato nella stretta attualità.