I semplici versi qui presentati mi sono arrivati senza io che avessi un qualche merito, in un arco di tempo relativamente breve. E, senza avere nemmeno una vera e propria cultura poetica, mi hanno colto anche impreparata. Rispondendo però ad un bisogno che sentivo autentico e che non lasciava tregua, li ho ascoltati, custoditi e, infine, affidati alla pagina. Alcune poesie sono nate di notte, molte sul far dell'alba, altre guardando attraverso e oltre i vetri di una finestra. Scarni ed essenziali versi che accennano alla drammatica bellezza della vita e alle sue intime radici. Ma, al di là di tutto, davvero non so se di poesiE si tratti e sarò grata a chiunque sceglierà di perdere del tempo per avvicinarsi a qualcosa che di per sé non è né utile, né in grado di sfamare o dissetare. Leggere e leggere parole in versi è indispensabile soltanto per il cuore.
Simona Polidori, classe 1970, vive e lavora a Firenze. Ama la montagna (soprattutto la Val di Funes), coltivare orchidee (soprattutto bianche) e collezionare nastri (rigorosamente colorati).