Francesco, figlio del ricco mercante Pietro di Bernardone e della provenzale Pica, ÿ un giovane allegro e scanzonato, che trascorre le sue giornate in compagnia degli amici. Scoppiata la guerra tra Perugia e Assisi, anche Francesco vi partecipa, quasi come a un nuovo, eccitante gioco: ne ritorna, invece, stremato e ferito nel corpo, ma ancor più nello spirito. Dopo lunga meditazione, che completa il suo mutamento, il giovane, mosso d'amore per i poveri e gli umili che affollano la tintoria di suo padre, rinuncia ai beni materiali, e si ritira in una chiesetta in rovina, dedicata a San Damiano, che egli ricostruisce con l'aiuto dei suoi primi seguaci. Ad uno ad uno, lo raggiungono i suoi vecchi amici, ai quali si aggiunge la quattordicenne Chiara. Votati a vivere d'elemosina, giudicati matti dal cittadini benestanti, Francesco e gli altri hanno contro anche i poteri costituiti, civile e religioso. Deciso a far valere le proprie, evangeliche ragioni, e a chiedere consiglio al Papa, Francesco si reca a Roma, dove Innocenzo III, dopo averlo ascoltato, in segno di approvazione della sua opera si prosterna al suoi piedi.