Mancò la fortuna, non il valore. Mancarono soprattutto, con rare eccezioni, armamenti adeguati, aerei moderni, carri armati pesanti, dotazioni e carburanti. Mancò un apparato industriale finalizzato allo scopo e non soltanto alle lucrose commesse. Mancò la visione d'insieme di una guerra condotta in maniera sprovveduta perché orientata da una strategia politica più che militare. Col poco che c'era i nostri soldati combatterono ovunque con ardimento intrepido e disciplinata costanza: dalla steppa russa al deserto africano; dalle ambe etiopiche ai monti albanesi; sopra e sotto i mari, nel cielo. Nel lavoro l'autore non intende raccontare la guerra e il suo drammatico epilogo, ma soltanto restituire alla memoria i nomi, i luoghi, gli eventi, gli atti di eroismo dei soldati e degli ufficiali molisani. A essi dedica idealmente il volume. E alla memoria del padre, Lino Vitale, s.tenente nel 58° reggimento div. motorizzata "Piave"; del suocero, Addolorato Del Riccio, caporal maggiore in Grecia; del ten. colonnello Alberto Di Siro, zio della madre, 129° reggimento div. "Perugia", morto in Albania, fucilato dai tedeschi dopo l'8 settembre.