Partito a ventidue anni dalla Toscana per frequentare il Conservatorio di Milano, arriva, in un quarantennio di inarrestabile ascesa al successo, a conquistare le platee dei più importanti teatri internazionali. È la storia di Giacomo Puccini, raccontata da Giuseppe Adami, collaboratore, confidente e in questa occasione anche narratore della vita certamente romanzesca di un musicista geniale, precursore delle nuove frontiere espressive che in quegli anni portavano verso la musica del Novecento. In un lungo viaggio da Lucca a Bruxelles, passando per Milano, Chiatri, Torre del Lago e gli altri luoghi che hanno segnato la biografia del compositore, l'autore tesse storie e aneddoti in un racconto intimo e fervido, ricco di memorie e documenti che riportano alla luce i momenti più significativi della vita privata di Puccini: l'attesa per l'esito dell'esame d'accesso al Conservatorio, la passione per la caccia e lo sport, le frequenti liti con i librettisti, le confidenze ad amici e collaboratori come Giulio Ricordi, Luigi Illica, Giuseppe Giacosa e lo stesso Adami, cui confessava di avere "più cuore che ingegno"... Dalla prima delle "Villi" al Teatro Dal Verme nel 1884 al trionfo di "Madama Butterfly" al Metropolitan Opera di New York l'11 febbraio 1907, dall'esordio al Teatro alla Scala con "Edgar" nel 1889 fino agli ultimi giorni di vita dedicati alla stesura di "Turandot", rimasta incompiuta.