De Chirico fu forse l'artista più controverso del secolo scorso, ma il suo percorso personale appare oggi di una coerenza inflessibile. Inventore delle avanguardie a Parigi nei primissimi anni Dieci, agli attacchi dei suoi contemporanei rispose con un'autonomia intellettuale orgogliosa e rabbiosa, che lo rese un outsider del mondo dell'arte. Questa monografia, rigorosa e lucida, ci restituisce un ritratto chiaro, agile ed essenziale dell'arte di de Chirico, e si presenta come il contributo fondamentale alla comprensione della sua opera. Molte le novità interpretative: sono nuove le analisi e la datazione delle opere, e grazie a recenti impostazioni documentarie, è inedita la lettura del rapporto di de Chirico col surrealismo, col fascismo, con le avanguardie francesi e italiane. L'autore smentisce false interpretazioni e dirime la spinosa questione dei falsi. Soprattutto, tratteggia una nuova visione della Metafisica attraverso lo studio dell'iconologia di capolavori come le Muse inquietanti, icona delle avanguardie del Novecento. Fabio Benzi si libera dei clichés più usurati e mistificatori e in un saggio di svolta riscrive daccapo il percorso di Giorgio de Chirico che, pur tra le contraddizioni di una personalità complessa e tormentata, appare in queste pagine nella fi gura di un grande artista innovatore, originale, inimitabile, coerente e anticipatore.