Si ricostruisce la traccia completa del rapporto di Giorgio Pasquali con il «Corriere della Sera», raccogliendo gli articoli mai più ripubblicati, né da Pasquali stesso nelle "Pagine stravaganti", né in altre antologie postume. Segue un carteggio con l'allora direttore del quotidiano, Aldo Borrelli, che rischiara la seconda fase della collaborazione del filologo con la testata milanese, conseguente alla sua nomina ad accademico d'Italia.