Una Venezia senza maschere, per la sospensione del carnevale in pandemia, riporta alla mente di Eva un martedì grasso di 10 anni prima. Il racconto della protagonista parte da una festa organizzata nella sua casa romana, poi disertata per partire alla ricerca di uno zio segreto. La sua amatissima nonna, in punto di morte, le aveva confidato di aver avuto un figlio durante la guerra. Un indirizzo sulla busta di una vecchia lettera, scritta dal padre del bambino, conduce Eva a Venezia, ma l'impresa non sarà semplice. La sua vicenda si snoda in parallelo con quella delle amiche, a cui aveva lasciato la gestione della festa, e degli invitati. Il tema scelto da Eva per i costumi ("personaggi letterari") svelerà molto delle personalità di ciascuno. Tra dialoghi ironici, capitoli sceneggiati alla "Sex& the city" e momenti in cui si tocca il dramma, l'intreccio che si snoda nell'arco degli anni, fino al maledetto 2020, porta i personaggi a scoprirsi completamente diversi da come pensavano di essere. Perché spesso la vita stravolge i progetti personali, soprattutto quando le maschere che indossiamo cadono.