Ruderman illustra in questo libro il difficle processo d'interazione tra la fedeltà alle concezioni radicate nel passato e la necessità culturale di accogliere le nuove osservazioni scientifiche provenienti dal mondo non ebraico. L'opera si offre così come la descrizione di una serie di crisi culturali e di tentativi di compromesso, affidati all'iniziativa di personalità talora eccentriche rispetto al corso principale dell'ortodossia ma decisive per la conservazione di un legame vitale tra l'identità giudaica e la più generale trasformazione dell'idea di natura.