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Lei non era solo la sua migliore amica, lei era la sua metà... L'altra metà del suo cervello e della sua coscienza, l'altra metà del suo senso dell'umorismo e della sua creatività, l'altra metà del suo cuore. Come si può tornare a essere ciò che si è stati, quando la parte più importante di noi se n'è andata per sempre? Gus è una rockstar, ma è anche un ragazzo fragile, arrabbiato con il mondo e con il destino che gli ha sottratto la persona più cara, colei che arricchiva la sua vita e dava linfa alla sua musica. A riempire le sue giornate ora ci sono l'alcol, le ore passate con la band e le avventure di una sera con qualcuna delle numerose fan, ma Gus sa che non risolverà così i suoi problemi e che niente di tutto questo potrà mai sostituire ciò che ha perduto. Svuotato e senza ispirazione, messo sotto pressione dalla sua casa discografica, Gus sente di aver toccato il fondo. Ed è in quel momento che il destino gli restituisce ciò che gli ha tolto facendogli incontrare Scout... Ma chi è davvero quella ragazza, e cosa nasconde nel profondo del cuore?
Gus è il secondo volume della serie contemporary romance Bright Side chiamata così per il nomignolo che Gus ha dato alla sua migliore amica, nonché protagonista nel volume precedente. I primi due sono strettamente collegati, quindi vanno letti nel loro ordine di pubblicazione, il terzo invece è dedicato a Franco, migliore amico di Gus ma si collega meno ai volumi precedenti.
Dopo aver pianto tanto con il primo, devo ammettere che mi aspettavo tanto, invece sono rimasta leggermente delusa. Non è un brutto libro, è semplicemente inutile.
Capisco, che probabilmente, lidea era quella di dare un lieto fine a Gus ma è una storia che non mi ha colpito particolarmente.
Anche stavolta abbiamo il doppio punto di vista: Gus, il musicista e Scout, la ragazza che gli farà da babysitter durante il tour con la band.
Il romanzo si apre con un GUS disperato, quasi sempre ubriaco e che inizia anche a fare uso di droghe. Tutto molto realistico e drammatico ma poi smette di bere e prendere pasticche senza alcun effetto collaterale dalloggi al domani. Non sembra strano? A me, sì. Oppure la questione del fidanzato stalker di Scout che forse viene liquidato in maniera troppo sbrigativa e facilmente.
Non mi ha convinto nemmeno il modo di gestire la trama. Inizialmente abbiamo una buona parte dedicata alla spirale autodistruttiva di Gus, poi passiamo ai problemi di Scout (anche lei ha una vita familiare abbastanza disastrata e lei stessa ha problemi. Forse lautrice ha calcato un po troppo la mano con i toni drammatici) e poi si conclude con Gus che finalmente inizia a stringere un legame più profondo con Scout.
Avrei preferito uno sviluppo più classico, ovvero Gus e Scout frequentarsi fin dallinizio.
Lo stile è scorrevole e la storia si fa leggere ma arrivata alla fine, anche se i personaggi potevano essere interessanti, non mi sono mai davvero affezionata.
Sicuramente lidea era quella di creare una storia damore che si sviluppa in maniera lenta, ma lautrice a volte si perde in dettagli inutili.
Mi è piaciuta, invece, lidea di ritrovare i personaggi secondari del volume precedente e di quello che è successo loro.
Carino ma niente di memorabile.
Lady Aileen - 29/12/2022 22:10