Sole ha ventiquattro anni, il cuore rotto, gli occhi del colore dell'oceano e la perenne sensazione di vivere in tempesta. Forse è per questo che sua madre le ha dato quel nome: per ricordarle che si può splendere anche sotto la pioggia battente. Ma di sua madre, Sole ha ormai soltanto una grossa nostalgia, mentre il padre si è chiuso in un silenzio ostinato perché in fondo ognuno vive il dolore a modo suo. Durante l'anno Sole porta avanti gli studi universitari; d'estate, invece, torna in Puglia dove si mantiene facendo la cameriera e si aggrappa alle poche certezze della sua vita: le amiche e un amore infinito per il mare, per quella «distesa d'acqua che da un momento all'altro può trasformarsi in furia».
Stefano è di Palermo e ha una situazione famigliare disastrosa alle spalle. Ha imparato, a trentatré anni, che nella vita le persone che vanno via non sempre tornano, ma nonostante tutto crede ancora che l'amore eterno esista. Forse per questo ha sempre faticato a dire «ti amo» a qualcuno, persino a Marianna, con cui ha avuto due figli quando entrambi erano troppo giovani per capire cosa stessero facendo. Ora, mentre la sua vita sembra andare in pezzi, Stefano ha forse capito che a volte «per trovare la felicità abbiamo bisogno di lasciar andare quello che non ci serve più». E forse per questo si fa convincere da amici a partire per una vacanza in Puglia, durante la quale il suo destino entrerà in rotta di collisione con quello di Sole: un incontro grazie al quale i due si metteranno a nudo come mai erano stati capaci di fare e troveranno, in una relazione sempre più intensa, la forza per provare ad aggiustare le proprie vite.