La libertà è connaturata all'uomo al punto che essa dovrà essere garantita dall'atto politico che dà vita ad una forma del potere la quale dovrà tenere necessariamente conto, redigendo le leggi, del fatto che l'uomo era già libero prima di essere sottoposto ad una condizione di limitazione della libertà. Il bersaglio polemico della Arendt, proprio intorno al tema specifico della libertà, è Marx. Nella sostanza già in Marx, afferma la filosofa, ed ancor prima in Rousseau, possono essere rinvenuti i germi del totalitarismo: infatti, secondo la Arendt, Marx, con la sua libertà dalla necessità, metterebbe a repentaglio la libertà politica. In questo lavoro si prende in considerazione quest'aspetto particolare della riflessione arendtiana (Arendt versus Marx) che viene discusso e messo in rapporto con altri luoghi del pensiero della Arendt, ricorrendo anche all'opera di marxisti come Gramsci e Lukács.