A vent'anni dalla morte di Hans-Georg Gadamer, il libro ripercorre l'itinerario biografico del filosofo che ha attraversato la storia dell'intero Novecento, in Germania e in Europa. Soffermandosi sull'architettonica complessiva del pensiero ermeneutico di Gadamer, il problema dell'interpretazione viene assunto nel rapporto con la tradizione filosofica che dal mondo greco giunge sino alla riflessione di Heidegger, rivelando poi un nesso costitutivo coi grandi umanesimi della storia occidentale. L'impegno teoretico e filologico di Gadamer, nel legittimare l'essenza filosofica dell'interpretare posta quale riferimento del conoscere nelle scienze dello spirito, prefigura altresì la fondazione umanistica dell'ermeneutica. Considerata nel suo ordine discorsivo e nelle sue logiche categoriali, l'ermeneutica gadameriana si mostra anche quale sapere sull'uomo e sulla sua Bildung: la formazione interiore dell'uomo che il Neoumanesimo tedesco dell'Età di Goethe aveva còlto come elemento denotativo dell'umanità di ciascun essere umano. In tal senso, l'ermeneutica delineata da Gadamer - qui esaminata nella sua costituzione estetica, storica e linguistica - palesa la propria cifra pedagogica autentica e schiude l'orizzonte della riflessione interpretativa alle possibilità di una ermeneusi della formazione umana.