Il libro, con un saluto introduttivo di G.B. Guerri, riporta la genealogia e le vicende storiche e sociali, a partire dal XVI secolo, del cognome d'Annunzio e ne rivela le origini marchigiane. Si tracciano i profili dei paesi (Poggio Canosa, Montefiore, Fermo e Campofilone) che caratterizzarono la vita familiare e lavorativa degli antenati di Giuseppe Nunzi che nel 1740 si stabilì a Pescara. Qui la famiglia D'Annunzio con il commercio e intelligenti investimenti diventa una delle famiglie più impegnate dal punto di vista economico, amministrativo e politico. I personaggi dei d'Annunzio che si prendono in considerazione sono Teofilo, Francesco Rapagnetta-d'Annunzio, Antonio, Vincenzo, Erminio e Luisa de Benedictis. Teofilo e Francesco (il padre di Gabriele) si distinsero per la capacità amministrativa e favorirono lo sviluppo urbanistico ed economico di Pescara. L'ultima parte del libro è dedicata a Gabriele d'Annunzio. Di lui si raccontano la prima giovinezza con il primo matrimonio, il suo intenso rapporto con la madre Luisa e gli amici abruzzesi e, in particolare, la candidatura a deputato del Parlamento Italiano nel 1897 e la rappresentazione de "La figlia di Iorio" nel 1904.