Non sempre si è naufraghi per il reale affondamento di una nave. Si può essere naufraghi nella vita: per aver perso i sogni, la fede nei valori, la libertà, l'amore. Il naufragio è sempre possibile nel mare in tempesta della vita. Così come Ulisse, anche il protagonista del romanzo approda solitario in un'isola. Ma il suo non è un naufragio isolato. Attraverso le vicende degli altri naufraghi, riuscirà a riacquistare una propria dimensione.
I naufraghi? Tutti siamo naufraghi, in qualche modo, poichè tutti abbiamo perduto qualcosa di importante nella vita. Ecco quindi che l'autore ipotizza un'isola dove approdano i falliti. Una moderna odissea, una moderna isola dei Feaci dove Ulisse può essere chiunque di noi.
Coriasco Annarita - 22/10/2012 17:02