In questo libro parleremo di rapimenti alieni, cercando di comprendere le motivazioni del fenomeno da vari punti di vista, orientandoci sui pensieri e le ricerche di alcuni studiosi sul campo, noti per le loro interpretazioni. Alla fine comprenderemmo del perché l'anima è cosi importante! Comprenderemo i segnali evidenti di questa realtà, ma li comprenderà solo chi, senza pregiudizi, li vorrà scorgere.
Del resto lo studioso americano Stuart Hameroff e il fisico inglese Roger Penrose hanno elaborato una teoria quantistica della coscienza, affermando che le anime sono contenute all'interno di strutture chiamate microtubuli che vivono all'interno delle cellule cerebrali (neuroni).
L'anima sarebbe composta da prodotti chimici quantistici, che nel momento della morte fuggono dal sistema nervoso per entrare nell'universo.
La loro idea nasce dal concetto del cervello visto come un computer biologico.
La coscienza sarebbe una sorta di programma per contenuti quantistici nel cervello, che persiste nel mondo dopo la morte di una persona.
Le anime degli esseri umani sarebbero perciò molto più che la semplice interazione dei neuroni nel cervello: "sarebbero della stessa sostanza dell'universo ed esisterebbero sin dall'inizio dei tempi".
Il dottor Hameroff dice che gli effetti quantistici, che svolgono un ruolo in molti processi biologici come l'odore, la navigazione degli uccelli o il processo di fotosintesi, stanno cominciando a convalidare questa teoria e scrive: "A mio avviso è importante comprendere che a partire dal big-bang ormai è stato dimostrato che tutto ciò che viene generato è destinato a svanire in un tempo finito per dare modo che quanto generato possa ritornare al suo stato originario e poter rigenerare un nuovo universo con caratteristiche atomiche e chimiche diverse da quelle conosciute, per cui un divenire che per così dire si migliora e peggiora per apprendere e aver coscienza della sua esistenza".
Niente di nuovo, gli antichi lo sapevano già Eraclito contemplando il divenire affermava: "Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va".
Ed ecco che è mio pensiero, da "Reminiscente" che anche "l'alieno" è un archetipo che rientra in questa fattispecie di compito, cosa a cui anche il professor Malanga credo mi confermerebbe viste le sue esperienze di ipnosi con gli adotti. Del resto lui stesso dice a chi possiede l'Anima "Tu sei Dio". Per cui Noi, "e siamo in pochi", siamo il "Creatore" che si scinde per comprendersi e vedersi allo specchio per comprendersi, ma ho la sensazione che anche il professore non dica tutto, illudendoci di essere il "Creatore", un Creatore che intanto scindendosi viene usato per il suo bene, per la sua comprensione, qualcosa sembra sfuggire, del resto se fosse possibile togliere la memoria a un "Dio" scindendolo, questo potrebbe benissimo diventare un essere come un uomo predato e, nella dualità, al predatore converrebbe mantenere il suo status quo e creargli l'illusione che "è per il suo bene".
Non a caso, alcuni contattisti ci dicono chiaramente che gli Andromediani chiamano il nostro Universo "Coscienza" e asseriscono che è lo spazio che creiamo per evolverci. Dunque, in altre parole, per continuare a progredire spiritualmente, dobbiamo prepararci un ambiente appropriato e un sistema di convinzioni adatto per pervenirvi.