Fondato nel 1868, pochi anni dopo l'Unità d'Italia, l'Istituto Chiossone di Genova per i ciechi e gli ipovedenti celebra il suo centocinquantenario. Basato su una puntuale ricerca documentaria, questo volume ne ricostruisce il percorso, nel suo evolversi insieme con la storia sociale, urbanistica e amministrativa della città. In un continuo confronto tra storia locale e storia nazionale, gli autori seguono le metamorfosi di un'istituzione ispirata alla scienza e alla solidarietà, secondo i principi di David Chiossone, fondatore dell'Istituto e protagonista della vita letteraria, scientifica e politica del Risorgimento. Da collegio per giovani non vedenti ad asilo-ricovero per i "poveri ciechi" di fine Ottocento, da istituto inserito nel sistema assistenziale nel ventennio fascista alla crisi degli anni della contestazione, fino alla rinascita come centro polifunzionale, scientifico e assistenziale, della riabilitazione, le vicende del Chiossone esemplificano le trasformazioni delle istituzioni assistenziali dalla filantropia alla beneficenza, dall'assistenza statale alla stagione dei diritti.