Húrin è un cavaliere, fraterno amico del suo re; è sposato con Morwen e ne ha avuto un primo figlio, Túrin. Quando Túrin è ancora un bambino, Húrin deve partire per combattere contro il perfido signore del male Morgoth, che prima lo cattura e poi lo tortura, per farsi dire dove si sono rifugiate le truppe superstiti. Poiché Húrin resiste, il signore del male lo minaccia: se non confesserà, a pagare sarà la sua famiglia. Per fortuna, nel frattempo, la saggia Morwen decide di allontanare Túrin, e lo manda da un re amico, Thingol. Túrin cresce e a diciassette anni si sente pronto per diventare anche lui cavaliere e andare alla ricerca di suo padre. Unendosi a una banda, Túrin si mette in viaggio e fra scorribande, assalti a tradimento e avventure di ogni genere, riesce a sfuggire agli uomini di Morgoth che lo inseguono, di regno in regno. Dopo essersi rifugiato presso un altro re, sotto falso nome, Túrin arriva allo scontro finale. Postfazione di Gianfranco de Turris. Con una nota di Quirino Principe.
In questo eccezionale libro viene ripresa in modo più dettagliato una delle storie del Silmarillion e una parte della guerra contro Morgoth. La terribile e tragica vicenda dei figli di Hurin e di Turin in particolare, un personaggio incredibile e verso cui, nonostante i suoi errori, non si può non provare una profonda empatia. Non c'è alcun dubbio che lui sia stato colui che ha sofferto più di chiunque altro per mano di Morgoth. Si potranno veder, in modo più dettagliato molte regioni e realtà dell'ormai perduto Beleriand. Sono rimasto particolarmente colpito dalla narrazione della Battaglia delle Innumerevoli Lacrime e delle sue nefaste conseguenze. Il suo è un nome pienamente meritato. Vedendo i tanti errori commessi, quali l'impulsività di Turin, la testardaggine di Morwen, oltre ai tradimenti, la superbia, il sangue versato... viene da chiedersi quanto di tutto ciò sia da attribuire da uomini, elfi e nani o quanto al potere di Morgoth. Tra tutti i personaggi incontrati, tutti straordinari e ben caratterizzati a loro modo, vorrei sottolinearne due: Brandir e Dorlas. Il primo secondo me rappresenta il sovrano saggio, che sa quel che è meglio per la sua gente, carente però nel carisma e per questo non apprezzato dai suoi sudditi che vorrebbero un capo diverso, a dimostrazione di come ciò che il popolo vuole non è quasi mai ciò di cui il popolo ha bisogno. Mentre il secondo è semplicemente un ipocrita, facile a criticare gli altri per poi dimostrare di non valere un granché egli stesso.
I figli di Húrin
Alessandro - 19/11/2017 23:57
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In quest'eccezionale libro viene ripresa in modo più dettagliato una delle storie del Silmarillion e una parte della guerra contro Morgoth. La terribile e tragica vicenda dei figli di Hurin e di Turin in particolare, un personaggio incredibile e verso cui, nonostante i suoi errori, non si può non provare una profonda empatia. Non cè alcun dubbio che lui sia stato colui che ha sofferto più di chiunque altro per mano di Morgoth. Si potranno veder, in modo più dettagliato molte regioni e realtà dell'ormai perduto Beleriand. Sono rimasto particolarmente colpito dalla narrazione della Battaglia delle Innumerevoli Lacrime e delle sue nefaste conseguenze. Il suo è un nome pienamente meritato.
Alessandro - 09/02/2018 12:05
Alessandro - 19/11/2017 23:57