Secondo l'opinione comune, l'intelligence e lo spionaggio sistematizzati sono fenomeni "moderni". "I servizi segreti di Venezia" ribalta questa ortodossia accademica, raccontando la storia della prima organizzazione di intelligence di Stato organizzata al mondo e creata nella Venezia rinascimentale. Sotto la guida del famigerato Consiglio dei Dieci, il servizio veneziano era organizzato come un'istituzione del settore pubblico che operava con notevole complessità, svolgendo delicate funzioni di spionaggio, che includevano diverse operazioni segrete, di crittografia, steganografia, crittoanalisi e persino lo sviluppo di sostanze letali come il veleno. Il libro descrive in dettaglio i sistematici tentativi di Venezia di organizzare e gestire un servizio di intelligence centrale composto da innumerevoli funzionari statali, informatori ufficiali e spie dilettanti, che condussero operazioni furtive in Europa, Anatolia e Nord Africa. L'autrice racconta, in maniera inedita e affascinante, alcune delle misure messe in atto dalle autorità veneziane nel loro costante sforzo per mantenere la sicurezza dello Stato, tra le quali rientrano anche torture, omicidi e guerre chimiche. "I servizi segreti di Venezia" non solo rivela una miriade di segreti e i loro custodi, tra cui il leggendario dipartimento di crittografia professionale di Venezia, ma esplora anche i processi sociali e gestionali che hanno consentito la loro esistenza e fornito le basi per una straordinaria organizzazione di intelligence.