I viaggi di Gulliver, il capolavoro di Jonathan Swift, venne pubblicato anonimo nel 1726 e riscosse subito enorme successo. Questo romanzo satirico, inizialmente concepito dall'autore come aspro attacco allegorico alla vanità e all'ipocrisia delle corti, dei partiti e degli uomini politici nell'Inghilterra dell'epoca, si arricchì durante la composizione di sue più mature considerazioni sulla società umana, sicché la satira - graffiante e a tratti scurrilmente oltraggiosa - finì con il riguardare l'umanità intera.