Non è facile fornire una trama di quest'opera, uno dei più grandi libri dell'umorismo inglese, perché, più che un romanzo, si tratta di una serie eterogenea di vicende e di quadretti tipici della borghesia inglese sotto la sovranità della regina Vittoria.
I numerosissimi personaggi vengono tutti mirabilmente e minuziosamente inquadrati, e, tra i vari protagonisti, la maggior parte dei quali è soffocata dai propri vizi e dalla propria mala fede, si salva solo il fondatore del "Pickwick Club", il sig. Pickwick, appunto, l'unico dotato di autentica e struggente ingenuità.
Dall'incipit del libro:
Il primo raggio di luce che viene a rompere ed a fugare le tenebre nelle quali pareva involta l'apparizione dell'immortale Pickwick sull'orizzonte del mondo scientifico, la prima menzione officiale di quest'uomo prodigioso trovasi negli statuti inseriti fra i processi verbali del Circolo. L'editore dell'opera presente è lieto di poterli mettere sotto gli occhi dei suoi lettori, come una prova della scrupolosa attenzione, dello studio diuturno, dell'acume, che hanno sempre accompagnato le sue ricerche nella farraggine dei documenti affidati alle sue cure.