Un giorno qualcuno le chiese: Di che sesso sei?, e lei non seppe cosa dire. Il suo sogno di poter vivere una vita normale andò in frantumi in un silenzio assordante, mentre la fotografavano di fronte e di profilo. Come un delinquente, colpevole di essere maschio e insieme femmina. Dora aveva entrambi gli organi sessuali, ma - nella matematica di certi moralisti - uno più uno fa zero. Il suo fu il primo caso ufficiale di ermafroditismo alle Olimpiadi. E non Olimpiadi qualunque. Quelle di Berlino 1936: le Olimpiadi naziste.Una storia di sport che si confronta in maniera inedita con il lato sentimentale, e per questo più genuinamente umano, dei suoi protagonisti. Tra cambi di sesso e misteri del doping, ermafroditi, stupri correttivi, chiaroscuri di vittorie e di sconfitte sul campo e nell'anima, passando per il giallo irrisolto di un asso del pallone che finì in tragedia del desiderio e degli affetti, Il campione innamorato è fatto di mille avventure di vita prima che di sport. Un lungo racconto dall'antichità all'attualità che ci coinvolge in prima persona e ci invita a scendere in campo per giocare la partita più importante: quella contro ogni forma di razzismo, omofobia, prevaricazione. La vera partita della vita, in cui la posta in palio è che ognuno possa essere libero di diventare se stesso. Un invito che due giganti dello sport mondiale come Cesare Prandelli e Dino Meneghin hanno già raccolto.