"Il canarino ha cantato"... trascende il linguaggio con cui ci si vuole inserire nel bel mezzo del giallo, utilizzando una frase convenzionale, che deve rinviare a qualcos'altro e nascondere le vere finalità delle azioni di alcuni protagonisti del libro, ed evidenzia invece la grande abilità dello scrittore di saper raccontare e irretire il lettore nella narrazione, in cui ai contenuti di coinvolgimento appassionante si aggiungono riflessioni profonde che danno spazio a un sospiro di sollievo e a un momentaneo allontanarsi dalla trama fatta di delitti efferati, di cui personaggi senza scrupolo e privi del "lume della ragione" si muovono con caparbietà e disinvoltura. Un quadro "barocco" della nostra società contemporanea, che assomiglia sempre più a quella dei periodi bui della storia dell'umanità, quando la fiducia nell'uomo si perde e il principio di solidarietà che comporta "l'agire bene" è gradualmente sostituito dal mito della ricchezza a tutti i costi, che però non è in grado di sollevare dalla "maledizione" dell'infelicità, ...