Toccando le corde intime e struggenti delle grandi storie d'amore e delle imprese "disperatissime", Raffaella Romagnolo intreccia magnificamente quattro vicende ambientate in momenti storici diversi ma tutte sospese nel tempo, con il preciso e riconoscibilissimo intento di celebrare la bellezza e il potere salvifico della natura. Una ragazza inscena il proprio rapimento per sottrarsi a una famiglia arcaica e raggiunger il suo amato Meir. Per farlo dovrà salire sulla montagna, attraversare la grande foresta dei cedri e arrivare al mare. Ma la grande foresta non è un bosco di quelli che lei conosce e frequenta: è un labirinto di alberi giganteschi che Meir chiamava kédros Giorgio Santi è professore, botanico e consigliere del granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena. Dopo alcuni anni trascorsi a Parigi, si è visto negare la possibilità di una straordinaria carriera alla corte di Versailles e si rifugia nella bellezza delle piante rare dell'Orto botanico di Pisa, tra le quali spicca un esemplare magnifico di Cedrus libani Una contessa rimasta vedova decide di lasciare la tenuta di campagna, sulle colline di Barolo, e trasferirsi in città. Una femmina da sola non può comandare gli uomini, fare la vendemmia, vendere il vino. Prima di andarsene vorrebbe però abbattere il grandissimo cedro del Libano che lei e il marito avevano piantato il giorno delle nozze e liberarsi di ogni ricordo Dopo la grande Catastrofe la geografia della Terra è stata completamente sconvolta. I livelli di ossigeno sono bassissimi e si cercano zone adatte per il Ripopolamento. Nel giorno del suo ultimo incarico, il capitano Nyman affronterà una situazione drammatica pur di garantire che il finanziamento del villaggio alpino non venga sospeso