Quali sono i veri colori dei palazzi romani? Marcella Morlacchi ha trovato una risposta a questa domanda: prima, però, ha compiuto una monumentale indagine scientifica, sul territorio, analizzando, edificio per edificio, le cromie che caratterizzano il panorama architettonico capitolino. E senza dimenticare l'aspetto artistico, con l'acquerello ha saputo rendere visibilmente piacevole un lavoro che - solo apparentemente - poteva sembrare freddo ed accademico. Sì, perché Marcella Morlacchi è professore associato di disegno, e per la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", svolge lavori insostituibili, per qualità e quantità. La mostra appena conclusa (è stata visibile per pochissimi giorni, purtroppo) nella chiesa di Santa Rita in Via Montanara - a pochi passi da Piazza Campitelli - ha permesso di osservare ed apprezzare l'incredibile mole di lavoro che Marcella Morlacchi ha svolto nei luoghi storici della città: piazza di Spagna, innanzitutto, e poi piazza del Popolo, piazza Navona, piazza San Lorenzo in Lucina. Tanti piccoli e grandi segreti vengono svelati con un rigore che ricorda i fasti dell'illuminismo: come le altimetrie, che grazie alle mappe aereofotogrammetriche consentono di rilevare ben quattro metri di differenza tra le sedi stradali di piazza di Spagna e via del Corso. L'esposizione ha contribuito a tracciare la reale trasformazione cromatica del centro storico romano: una vera e propria ricerca, quella che ha compiuto Marcella Morlacchi, che rivela colori originari e superfetazioni. È la prova che l'ambiente si può tutelare anche lavorando - e difendendo - i lavori architettonici. Marcella Morlacchi architetto, professore associato presso la Facoltà di Architettura di Pescara, docente presso la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti presso la Facoltà di Architettura di Roma "Valle Giulia", e con incarico di docenza presso la medesima Facoltà. Dal 1984 ha svolto, presso il Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo della Facoltà di Architettura di Roma, uno studio sul colore della città, finalizzato al recupero e alla salvaguardia del valore cromatico ambientale delle strade e delle piazze del centro storico di Roma. Tale attività è svolta attraverso il rilievo delle cortine edilizie ed il ridisegno dei loro profili, pubblicati su numerose riviste specializzate fra cui "Roma Ieri Oggi Domani", "Bell'Italia" e "Disegnare". Nell'anno 2000 redige il Piano del Colore dell'isola di Ponza; nell'anno 2004 redige il "Piano di Tutela dell'Immagine dell'area urbana del Municipio II del Comune di Roma: Piano del colore e Piano dell'Arredo urbano", terminato nel 2006 ed approvato nel dicembre 2008. Nel Dicembre 2006 vince il concorso per la redazione del Piano del Colore di Ventotene. Nel Febbraio 2007 il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali le affida l'incarico di redigere l'immagine grafica e cromatica della Città di Roma vista dall'alto delle Quadrighe del Vittoriano: le vedute di Roma, in matita dura e acquerello (2,40x0,80), presentate al Presidente della Repubblica, al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e al Sindaco di Roma, sono oggi in mostra permanente sul terrazzo del Vittoriano di Roma. È autrice di numerosi saggi riguardanti il rilievo cromatico di spazi urbani e, per i tipi della Gangemi editore, ha pubblicato: "Colore e Architettura. Il linguaggio del colore nel disegno delle superfici architettoniche", Roma 2003; "Ponza: l'immagine di un'isola. Architettura, colore, arredo", Roma 2005; "Il libro del disegno. Nozioni di base per rappresentare l'architettura con la matita, con la penna, con il colore, con il computer", Roma 2008.