Il conte Neville, aristocratico belga decaduto, è costretto a vendere il suo magnifico castello nelle Ardenne. Prima di uscire di scena, per celebrare l'onore della famiglia, decide di organizzare una lussuosissima festa di addio. Ma nei giorni che precedono l'evento Sérieuse, la sua figlia più giovane, fugge di casa e si nasconde nella foresta. A trovarla è una misteriosa chiaroveggente e sarà costei, dopo aver avvertito il conte del ritrovamento della ragazza, a fargli una spaventosa profezia: "Durante il ricevimento, lei ucciderà un invitato." Il conte Neville, ossessionato da queste parole, dovrà trovare un modo per sfuggire al suo tragico destino. Riprendendo Oscar Wilde e la tragedia greca Amélie Nothomb gioca con la letteratura e con l'intelligenza dei lettori, fornendo come al solito una sua personale versione dei miti.
La nostra recensione
È sempre una festa ritrovare la penna di Amélie Nothomb. Lei è una di quelle autrici rare, i cui romanzi vanno comprati a occhi chiusi. E puntualmente, ogni anno, Nothomb ci somministra ai un libro nuovo: un vero piacere, ma da gustare in un sol boccone: anche Il delitto del conte Neville, infatti, deve essere goduto nella sua brevità.
Rispetto alle prove più recenti, la scrittura è ancora più fluida, il che rende la lettura morbida e divertente. E finalmente vi ritroviamo ciò che amiamo del talento di Nothomb: le situazioni assurde di una trama intensa e originale, delicata e terribile allo stesso tempo, piena di umorismo sottile. Questa volta Nothomb, inventiva e spiritosa come non le accadeva da tempo, mette in scena il rapporto tra un padre aristocratico ma spiantato e una disorientata adolescente (dietro la quale non si fatica a riconoscere la stessa Amélie).
Insomma, dentro Il delitto del conte Neville c'è tutto ciò che ha reso Nothomb adorata dal suo pubblico: l’ironia, lo sconvolgimento adolescenziale, i drammi domestici, i riferimenti alla mitologia, lo spettro della morte, le bollicine di champagne. Aggiungiamo un ricco vocabolario e personaggi a cui ci si affeziona subito (a cominciare dal delizioso ritratto del conte decaduto, personaggio così anacronistico eppure così contemporaneo).
Sorprendente, inquietante e un po' folle, Il delitto del conte Neville è un romanzo da divorare con il sorriso sulle labbra. Ma attenzione all’ultima pagina: è l’apoteosi del romanzo, lì arriva la sorpresa.