Cos'è il "demone meridiano"? È la tentazione di chi ha raggiunto il meriggio della vita (di chi ha superato "il mezzo del cammin di nostra vita"). Per Louis Savignan, affermato storico e bandiera degli intellettuali cattolici, tornato da Parigi nella natia Alvernia quando gli viene offerto di candidarsi al Parlamento, tale tentazione consiste da un lato nel poter trascurare gli studi per la politica, dall'altro la morale per amare la donna con cui era stato fidanzato vent'anni prima e da cui era stato abbandonato. Nel frattempo, a Parigi, un prete modernista celebra (cinquant'anni prima del Concilio!) con un nuovo rito in lingua volgare e il figlio di Savignan inclina pericolosamente verso questa eresia. Sullo sfondo, la lotta della Chiesa contro il nemico esterno (la politica anticlericale massonica) e quello interno (il modernismo).
Cosè il demone meridiano? È la tentazione di chi ha raggiunto il meriggio della vita. Per Louis Savignan, affermato storico quarantenne e bandiera degli intellettuali cattolici, tornato da Parigi nella natia Alvernia per decidere se accettare o meno lofferta di candidarsi al Parlamento nazionale, tale tentazione consiste da un lato nel poter trascurare gli studi per la gloria politica, dallaltro nel tralasciare la morale per amare finalmente la donna con cui era stato fidanzato ventanni prima, da cui era stato abbandonato, ma che non aveva mai potuto dimenticare.
La vicenda sentimentale è però soltanto una parte di questo splendido romanzo che come le altre opere di Bourget è sorretto da una trama avvincente e che lascia con il fiato sospeso fino allultima pagina. Infatti laltro elemento dellintreccio è composto dalla decisione di un anziano prete modernista di effettuare uno scisma e di iniziare a celebrare (senza alcun permesso, ovviamente) una messa con un nuovo rito in lingua volgare. Notevole il fatto che, pur essendo stato scritto mezzo secolo prima del Concilio Vaticano II, tale messa assomigli molto a quello che sarebbe stato il novus ordo. Ulteriore elemento drammatico: il figlio di Savignan inclina pericolosamente verso questa eresia modernista.
Il tutto con il duplice sfondo della lotta della Chiesa contro un nemico esterno (la politica anticlericale massonica della Terza Repubblica) ed uno interno (il modernismo).
Paul Bourget (1852-1935) è stato uno dei più importanti scrittori cattolici francesi. Divenuto Accademico di Francia, scandalizzò per la sua conversione al cattolicesimo, dopo la quale fece della scrittura unarma per difendere la religione. Per tale motivo fu considerato pericoloso dal mondo della sinistra, conscia del gran numero di lettori che seguivano le sue pubblicazioni. I suoi romanzi sono scritti con grande maestria e soprattutto, pur essendo uno strumento di battaglia politica, morale e religiosa, non incorrono mai nellerrore di cadere didascalismo (difetto purtroppo quasi congenito alla maggior parte della narrativa cattolica). Il demone meridiano, probabilmente il capolavoro dello scrittore francese, ha dunque un intreccio perfettamente funzionante e un raffinato scavo psicologico pur essendo, nella sostanza, un romanzo ideologico ed educativo. In altre parole, può essere apprezzato anche da chi non è interessato alle tematiche religiose, perché comunque le vicende dei protagonisti rimangono imprevedibili fino allultimo.
Gianandrea de Antonellis - 30/05/2013 10:05