Le categorie alienanti della modernità si scontrano oggi con la loro stessa oggettività, risultando insufficienti a comprendere e a farsi carico delle esigenze degli individui, in particolare delle giovani generazioni. Ne deriva una sospensione dei soggetti entro un limbo dell'indifferenza, in cui si afferma una modalità d'esistenza inautentica e non genuina, caratterizzata dall'impossibilità di accedere alle matrici di significazione della modernità, e al contempo privata degli strumenti ermeneutici indispensabili per la comprensione. La postmodernità, infatti, realizza l'immissione dei soggetti entro spazi neutri, espoliati dei caratteri identitari che definiscono l'orizzonte storico a cui siamo costitutivamente esposti, che tesse i fili di senso che legano una comunità. Le uniche possibilità aperte restano quelle pubbliche, che disperdono l'individuo postmoderno nella diversione e nello spaesamento, esimendolo dalla fatica della comprensione. L'altro, quando è oggetto di autentico interesse, penetra nel profondo delle nostre ragioni, discende al fondo delle nostre decisioni per rimetterle in gioco nella sfida col reale.