Tre racconti "a effetto", "sensazionali" come si diceva una volta, ma un effetto, secondo Henry James, che conosceva personalmente la scrittrice inglese, "nitido come un colpo di pistola". E certo il romanzo "Red Pottage" che fece di Mary Cholmondeley una celebrità, non era degno del ricordo che meritano invece i numerosi racconti con cui riempiva riviste e raccolte. Si tratta di "short stories", con un colpo di scena finale, così "nitide" da esprimere un più universale valore simbolico, di piccoli incubi dell'uomo moderno, quasi cone visioni di una Patricia Highsmith dei primissimi anni del Novecento ancora impigriti dall'Ottocento.