Uno scrittore finlandese.
Una trilogia famosa in tutto il mondo.
E se l'orrore racchiuso in quelle pagine non fosse più solo una finzione?
È una fredda sera di febbraio. Nella sua grande casa, Maria si stringe nel cardigan mentre ascolta la voce carezzevole di Stevie Wonder dal giradischi. È sola, ma ci è abituata: è il prezzo da pagare quando sei la moglie di Roger Koponen, lo scrittore più celebre di tutta la Finlandia. Ma tutt'a un tratto la musica s'interrompe. Maria sente un rumore, si volta. Ciò che si trova davanti è l'ultima cosa che vedrà nella sua vita.
In quel momento Koponen è alla presentazione del suo nuovo thriller, l'ultimo volume della trilogia Caccia alle streghe. All'improvviso, dal pubblico, si fa avanti un uomo, e gli rivolge una domanda che lo lascia senza parole: Ha paura di ciò che scrive? Koponen non sa che, di lì a poco, l'agente della polizia di Helsinki Jessica Niemi entrerà a casa sua per ritrovarsi davanti una scena orribile: il cadavere di Maria, in elegante abito nero, è seduto a capotavola. Il viso pietrificato per sempre in un ghigno orribile. Ma la cosa più agghiacciante è che non si tratta solo di un omicidio: è l'esatta riproduzione di uno dei delitti descritti nella trilogia. Il primo di una lunga serie.
Per la solitaria agente Niemi, che combatte da tempo con i demoni del proprio passato, sarà l'inizio di un'altra battaglia: perché la caccia alle streghe è appena cominciata...
Da un giovane autore di immenso talento, arriva in Italia la trilogia nordica dell'anno, che ha conquistato i lettori finlandesi e scalato le classifiche americane e tedesche, con una protagonista dura e tormentata come non se ne vedevano da tempo.