Il libro della giungla (The Jungle Book) è una raccolta di racconti dello scrittore Premio Nobel per la Letteratura Rudyard Kipling; pubblicati, mentre viveva nel Vermont, su vari giornali e riviste tra il 1893 e il 1894. Questa pubblicazione contiene 89 illustrazioni di Maurice de Becque e altri disegnatori, fra cui anche il padre stesso dell'autore, John Lockwood Kipling.
I più conosciuti tra questi racconti rimangono difatti le storie che narrano le avventure del "cucciolo d'uomo" di nome Mowgli, abbandonato nella giungla indiana e adottato da un branco di lupi.
Tra gli altri racconti, i più noti sono probabilmente Rikki-tikki-tavi (la storia di un'eroica mangusta) e Toomai degli elefanti (la storia di un giovane conduttore di elefanti). Il secondo libro della giungla seguì nel 1895, comprende, tra le altre, ulteriori cinque storie che vedono protagonista il piccolo Mowgli.
I racconti del libro della giungla che narrano le avventure di Mowgli (detti per l'appunto storie di Mowgli) sono utilizzati come ambientazione dai lupetti, la fascia d'età più giovane del movimento scout. Quest'uso venne approvato da Rudyard Kipling dopo una richiesta diretta da parte di Robert Baden-Powell, il fondatore dello scautismo.
Attraverso i vari personaggi della storia (positivi e no) vengono incarnati qualità o difetti soggettivi. Questo particolare metodo viene definito la "morale per tipi". Per esempio Tabaqui rappresenta il disordine, la trasandatezza e la viltà, Baloo rappresenta la saggezza e la spiritualità individuale, Bagheera rappresenta l'agilità e la forza fisica, Shere Khan la prepotenza, Kaa la bontà d'animo e la cortesia. I pregi dei personaggi positivi sono inoltre riassunti in alcune frasi chiamate parole maestre, queste frasi sono anch'esse tratte dal libro della giungla ed insegnate ai lupetti.