Attraverso il racconto della saga dei Buskerville, l'autore narra la vicenda di un giovane manager che trova ispirazione dalla magia del piede sinistro di Maradona.
Questa ispirazione lo orienterà a una pratica manageriale fondata sulla valorizzazione del talento.
Il testo propone una innovativa concezione della gestione del talento. Molti manager hanno trovato ispirazione in questa concezione di stampo umanistico per riorientare la propria pratica manageriale.
Il racconto suggerisce di andare oltre la concezione tradizionale di "talent management" verso una "Gestione Totale del Talento" dove il talento non è considerato una persona speciale, ma una caratteristica speciale di qualunque persona normale.
La responsabilità di un manager non consiste dunque tanto nel domandarsi "chi sono i talenti fra i miei collaboratori" quanto nell'indagare i talenti di ciascun collaboratore.
La storia dei Buskerville propone questa trasformazione manageriale con particolare potenza grazie ai tre passaggi generazionali che vengono raccontati.