Un giornale in espansione, anzi in pieno boom. Un luogo centrale nella mitologia del giornalismo degli anni Ottanta e delle sue tirature record, ma anche un posto pieno di storie e di personaggi ai limiti dell'assurdo, in cui mentre si faceva questo mestiere ai massimi livelli ci si poteva persino divertire, e non poco. Flavio Vanetti, che ha lavorato alla «Gazzetta dello Sport» dal 1982 al 1989 (quando passò al «Corriere della Sera»), ci racconta quei sette anni, nei quali il rigore del lavoro e dei servizi si sposava a momenti incredibilmente spassosi. Lo sapevate che secondo un falso dispaccio dell'agenzia Ansa Cino Ricci, lo skipper di Azzurra, la barca della prima avventura italiana in Coppa America, era stato divorato da uno squalo e che il fake creò un bel pandemonio prima di essere fermato alle soglie dell'andata in stampa? Oppure che la redazione motori, grazie a un disguido della linea telefonica, aveva trovato il modo di spacciarsi per una ditta di imbalsamazione, addirittura di corpi umani? E siamo solo all'inizio: allacciate le cinture, il viaggio sarà molto particolare.