Il primo romanzo inedito di Philip K. Dick, scritto a 24 anni: la lenta scoperta, da parte di tre americani nella Cina maoista, di come le loro vite siano in realtà vuote e colme d'angoscia. Scritto nel 1952 da Dick, che ha già conosciuto un discreto successo e visto pubblicati numerosi racconti di fantascienza, "Il paradiso maoista" è un vero e proprio romanzo mainstream, che descrive la claustrofobica vicenda di due uomini e una donna isolati dalla realtà e alienati uno dall'altro a causa dei loro passati. È il 1949 nella Cina postrivoluzionaria: Verne Tildon e la giovane Barbara Mahler sono costretti a mettere da parte il risentimento reciproco e il senso di frustrazione che provano a causa della loro passata relazione e impegnarsi nel lavoro che è stato loro assegnato, consegnare un'azienda americana al nuovo governo cinese. Tra di loro si insinua la presenza di Carl Fitter, poco più che un ragazzo, il quale si troverà inconsapevolmente coinvolto nelle tensioni in atto tra i due, diventando l'amante di Barbara che però non riesce a liberarsi dei ricordi. Un romanzo la cui ambientazione politica è lo sfondo per il reale tema trattato: la lenta, triste morte degli ideali d'amore.