"Il peso delle cose" grava sulle spalle di Berta Schrei, giovane donna austriaca immersa nelle paludi del secondo dopoguerra: le pareti domestiche incombono su di lei mentre inquietanti epifanie e banali malvagità la conduco no lentamente verso il centro del maelström dove si cela l'orrore più grande di tutti - un vortice furioso alimentato dal peso di colpe individuali e collettive che non tarderanno a sprigionare tutta la loro indicibile forza. Romanzo vertiginoso ed elusivo, "Il peso delle cose" fu l'opera che rivelò il talento di Marianne Fritz e la pericolosità dei demoni sottaciuti di una nazione, di un'epoca e dell'umano stesso.