"Il poeta laureato" è un libro di poesia dell'autrice argentina Laura Crespi (1973). Esce a cura di Federica Silvino, con una introduzione di Daniel Samoilovich e testo spagnolo a fronte. Al di là del suo mistero c'è qualcosa che rende questa raccolta poetica una sorta di allucinazione. In un movimento contrario a quello delle immagini della fragilità che si solidificano, l'articolazione estrema si avvicina al nonsenso: anche l'iperarticolazione è un trompe-l'oeil, una precisione immaginaria, e ciò conferma l'impressione secondo cui ogni cosa, date e luoghi, grammatica e immagini, è la sagoma fuggevole di un sogno.