Nel corso della sua polemica contro il populismo, intesa a recuperare nei suoi termini autentici la teoria marxista per applicarla alla realtà russa, Lenin esamina anche la dottrina economica degli «amici del popolo» riscontrandovi aperte analogie con le posizioni di Sismondi, già criticate da Marx. Nel saggio Le caratteristiche del romanticismo economico, scritto nel 1897, la riflessione leniniana s'allarga a considerare vari aspetti della teorizzazione economica sismondiana e populista, ma soprattutto ne scopre il carattere «utopistico», contrapponendovi una reazione scientifica, dialettica, che non sopporta nessuna «critica sentimentale» del capitalismo, ma parte dalle contraddizioni di questo per superarlo nel sociale.