Sono trascorsi venticinque anni dall'avvio dell'inchiesta Mani pulite, e ancora oggi le prime pagine dei giornali raccontano quotidianamente di casi di corruzione che coinvolgono i livelli più alti del mondo politico, economico e finanziario italiano. Non è cambiato nulla dal 1992? O sono cambiati solo gli attori, a fronte degli identici meccanismi che regolano efficacemente il malaffare? Uno dei protagonisti della stagione di Tangentopoli, al centro del dibattito giudiziario e politico nel suo ruolo di presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, offre una chiara e lucida analisi del fenomeno tracciando il quadro di un vero e proprio sistema criminale, che non potrà mai essere smantellato con le sole armi della giustizia penale.