Vincitore della I edizione del Premio Giallo e Nero di Puglia, l'esordio di Ilaria Ferramosca è un vortice inarrestabile di colpi di scena fino al finale, che ricompone le tessere di un agghiacciante mosaico dove nulla è come sembra.
L'incantevole Porto Ionico, borgo pugliese celebre per il mare, i locali e le spiagge, è scosso da un delitto atroce: Cristina Pascali e il piccolo Matteo, madre e figlio, sono stati massacrati con un coltello da cucina nella loro casa, senza nessuna apparente ragione.
I sospetti si concentrano subito su Renato, detto Magritte per l'enorme talento nel disegno e affetto da un grave ritardo cognitivo. È stato l'ultimo a incontrare le vittime, e forse le sue condizioni mentali gli hanno dettato un oscuro quanto assurdo movente. A indagare sul caso è Agopar, investigatore al servizio dell'avvocato difensore di Renato, insieme alla psicologa Eliana Fiore. La loro è un'improbabile accoppiata: un'analista divoratrice compulsiva di cioccolata e un detective affascinante, tormentato da mille fobie e impegnato a celare la propria omosessualità per far fronte ai tabù della provincia. Addentrandosi nella vicenda, Agopar ed Eliana intuiscono che i disegni di Renato non sono così surreali, e che le radici dell'omicidio affondano in un passato torbido, segnato dalla violenza, dall'omertà e da inconfessabili segreti.