Descrivere un volto, in letteratura, è sempre l'inizio o la continuazione di un racconto, lo scatto che assicura una dinamica narrativa, marcandone gli snodi, le svolte e i punti forti, fra amore e morte, fra verità e menzogna. Il volto scritto indica insomma il momento della crisi e della rivelazione, il punto in cui la verità si copre e si scopre: quella divina, quella dei mistici, ma anche la voce umana dell'io e dell'interiorità.