La sera in cui Lucien Gobillot uno dei più celebri avvocati di Parigi, la cui brillante carriera deve molto alle relazioni di sua moglie negli ambienti politici e mondani della capitale riceve la visita di quella ragazza con «un viso da bambina e da vecchia allo stesso tempo, un misto di ingenuità e di astuzia ... di innocenza e di vizio», cinica e palesemente pronta a tutto, ma anche, in un suo strano modo, commovente, che gli chiede di difenderla in un processo per tentata rapina, non immagina che la sua intera esistenza ne sarà sconvolta dalle fondamenta. A cominciare dalla ferrea, incrollabile complicità che per più di vent'anni lo ha legato alla moglie la bella, la raffinata, la sprezzante Viviane. Con mano da maestro, Simenon ci fa percorrere tutte le tappe di un amour fou turbinoso e funesto, regalandoci uno dei suoi romanzi più intensamente erotici, più strazianti e appassionati. Scritto a Cannes nel 1955, "En cas de malheur" fu pubblicato l'anno seguente, e nel 1958 fu portato sullo schermo da Claude Autant-Lara.